DOMODOSSOLA
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Vi aspettiamo in questa ridente cittadina di poco più di 18.000 abitanti, adagiata nella piana del fiume Toce, alla confluenza di 4 valli (Bognanco, Divedro, Antigorio e Vigezzo). Domodossola ha origini pre-romane; fu infatti fondata dai Leponzi (Oscella Lepontiorum). Subì nei secoli diverse dominazioni (dai romani ai barbari, dalle signorie medievali, agli spagnoli, i francesi, ai Savoia) e nei secoli forgiò il suo nome, contrazione di Domus Oscella, laddove Domus starebbe ad indicare la chiesa collegiata sorta nell'XI secolo.
Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, è passata alla storia per aver dato vita alla “Repubblica dell’Ossola”, liberandosi per quaranta giorni dall'occupazione nazi-fascista, e dando col suo esempio un contributo alla liberazione nazionale.
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Grazie alla sua posizione strategica sull'asse Genova-Rotterdam, Domodossola vanta una stazione ferroviaria internazionale che consente rapidi collegamenti di uomini e merci col resto d’Europa, facilitati dalla vicinanza del traforo del Sempione, lungo quasi 20 Km, opera d'alta ingegneria inaugurata nel 1906, il cui lato italiano si raggiunge con galleria elicoidale.
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Domodossola offre al visitatore un magnifico centro storico, il cui cuore è la Piazza Mercato, caratteristica per i portici quattrocenteschi a sostegno delle case padronali a balconate e loggette del XV e XVI secolo. Secondo la tradizione, nel 917 Berengario I avrebbe qui concesso il mercato settimanale, che si tiene ancor oggi ogni sabato, attirando migliaia di turisti e valligiani.
La fisionomia del centro della città conserva tuttora il suo sapore medioevale nelle viuzze tortuose della Motta, nella torre di Via Briona, nelle geometrie e nei palazzi antichi di Piazza Fontana o Piazza Chiossi, nei cimeli dell’antica chiesa e convento di San Francesco e nei ruderi delle mura sforzesche e spagnole che facevano di Domodossola un borgo fortificato.
Restano ormai poche tracce delle antiche mura pentagonali, che già dai primi del 1300 ne cingevano il borgo. Oggi sono ancora visibili i resti di una torre angolare unita alle mura su Via Facchinetti e la Torretta di Via Montegrappa, bell'esempio di edificazione in beola locale. Sempre nel centro storico, in Via Carina, è possibile ammirare abitazioni con balconate in larice, testimonianza dell'influenza walser, popolazione di origine tedesca.
Non si può non tuffarsi nella magica atmosfera di questo centro storico, per cui ne consigliamo caldamente a tutti la visita. Anche agli atleti, che sfioreranno per poche ore Domodossola, consigliamo, dopo la gara, di godersi un meritato defaticamento, girovagando per i suoi affascinanti angoli.
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Il recupero del centro storico, ribattezzato “Borgo della Cultura”, ed il pregio ambientale e culturale della valli circostanti (Val Bognanco, Val Divedro, Valle Antigorio, Val Vigezzo) e di quelle limitrofe (Val Formazza, Valle Anzasca, Valle Antrona, Val Grande) ne fanno oggi un apprezzato crocevia turistico.
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Ulteriori informazioni ai seguenti link:
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